Preparazione al matrimonio religioso: documenti, pubblicazioni, requisiti

Quando si comincia a parlare di matrimonio, oltre all’emozione, iniziano ad arrivare le prime preoccupazioni riguardo ai preparativi, soprattutto in caso di matrimonio religioso.

Non c’è dubbio infatti che il matrimonio in chiesa sia più impegnativo rispetto al matrimonio celebrato con rito civile, almeno per quanto riguarda l’organizzazione. E non si parla solo della location! Anche se è del tutto vero che la scelta della chiesa è una delle decisioni più importanti in questo tipo di rito.

Ciò che – per esperienza – preoccupa di più gli sposi è la preparazione, la comprensione dei documenti e dei requisiti – in termini di sacramenti e impedimenti – necessari per celebrare le nozze in chiesa.

In questo articolo spiegherò nel dettaglio tutti gli aspetti del matrimonio religioso, dalla preparazione spirituale, all’iter burocratico e risponderò alle più frequenti domande sul tema.

Il matrimonio religioso concordatario: come funziona l’iter burocratico?

Come wedding planner che lavora anche con molte coppie estere, una delle prime domande che pongo agli sposi è: quale rito religioso? Se parliamo di rito cattolico, il protagonista di questo articolo, allora abbiamo un rito concordatarioDi fatto, se richiesto dagli sposi e celebrato a determinate condizioni, il rito cattolico ha valore civile.

Questo significa che i documenti necessari per celebrare il matrimonio in chiesa – almeno per quanto riguarda lo stato – sono i medesimi del rito civile di cui in questo articolo abbiamo ampiamente parlato.

Quello che cambia, è l’iter burocratico religioso. In particolare, il ministro del culto si dovrà accertare che non esistano impedimenti di fronte alla chiesa.

Come sposi dovrete organizzare un incontro con il parroco della vostra parrocchia, per verificare – prima di tutto – di essere in linea con i sacramenti. Per contrarre matrimonio in chiesa è infatti necessario aver ricevuto il battesimo, la comunione e la cresima.

A volte mi capita di avere coppie di sposi in cui uno dei due o entrambi sono mancanti del sacramento della cresima. In questo caso, sarà possibile svolgere il percorso spirituale per il sacramento e riceverlo prima delle nozze o il giorno stesso della celebrazione.

Vediamo ora quali sono i documenti necessari per il rito religioso e come richiederli.

I certificati per il matrimonio religioso da richiedere alla parrocchia

I documenti da presentare per sposarsi in chiesa devono essere richiesti con anticipo alla parrocchia di appartenenza.. Consiglio di richiederli almeno con 6 mesi di anticipo.

In particolare parliamo di:

  • il certificato di battesimo ad uso matrimoniale;
  • il certificato di cresima;
  • il certificato di stato libero ecclesiastico se si è vissuto dopo il sedicesimo anno per almeno un anno fuori dalla Diocesi di residenza.

Come tale quest’ultimo non rientra nei documenti che tutti gli sposi dovranno presentare. Il suo scopo è verificare che la coppia non abbia precedentemente contratto matrimonio religioso. In questo caso, il giorno del giuramento di stato libero davanti al parroco dovrete essere accompagnati da due testimoni.

Altro requisito per il matrimonio religioso cattolico è aver ottenuto l’attestato di partecipazione al corso prematrimoniale di cui parleremo tra poco.

Per il matrimonio religioso servono le pubblicazioni?

Come abbiamo anticipato, i documenti necessari allo sposalizio in chiesa sono quelli dell’atto civile di cui ho parlato dettagliatamente in questo articolo.

Ma anche le pubblicazioni? Sì e no. Nel caso di matrimonio religioso le pubblicazioni da fare sono in realtà due: quelle civili e quelle ecclesiastiche. Se le ultime sono obbligatorie, in pochi sanno che le prime potrebbero essere evitate.

Il matrimonio religioso non preceduto da pubblicazioni civili potrà essere comunque trascritto, previo accertamento da parte dell’ufficiale di stato civile che non ci siano impedimenti e l’affissione di un avviso con generalità degli sposi, luogo e data del rito e nome del ministro del culto celebrante. L’avviso dovrà restare pubblico per 10 giorni nei quali potranno essere eventualmente presentate opposizioni. Attenzione però: la trascrizione deve essere effettuata entro 5 giorni dal matrimonio religioso perché abbia effetto!

Per quanto riguarda le pubblicazioni ecclesiastiche, invece, dovranno essere realizzate ed affisse dal parroco per 8 giorni all’ingresso della chiesa. Attesi 3 giorni dalla fine delle pubblicazioni – per eventuali opposizioni di terzi – potrete celebrare il vostro matrimonio!

Una volta celebrate le nozze, si occuperà il parroco di trasmettere l’atto alla casa comunale per l’effettiva registrazione. Da quel momento, sarete ufficialmente sposati (anche agli occhi dello stato)!

Come richiedere le pubblicazioni di matrimonio in chiesa? Il processetto

Quelle che vengono chiamate promesse in caso di matrimonio civile, sono invece definite processetto in quello religioso. Parliamo di un colloquio davanti al parroco per confermare la volontà di celebrare le nozze con rito religioso. Il parroco vi chiederà se siete davvero intenzionati ad unirvi in matrimonio (e analizzerà le vostre motivazioni), vi illustrerà le frasi della promessa che andrete a pronunciare e vi chiederà indicazioni per stendere un’omelia emozionante per la vostra celebrazione.

Per questo è chiamato processetto: sarà quasi un’intervista!

Il corso prematrimoniale è obbligatorio?

Per il rito religioso, il documento rilasciato al termine del corso prematrimoniale è un requisito imprescindibile.

Ricordo il caso di una mia amica in aria di nozze i cui genitori erano catechisti che mi disse scocciata: “I miei genitori tengono corsi prematrimoniali, spero mi rilascino il certificato senza che debba davvero partecipare!”.

All’inizio della mia carriera da wedding planner, il suo approccio mi sorprese, ma so che è il sentimento comune verso il famoso corso prematrimoniale.

Posso dire però che altrettanto spesso i miei sposi, una volta frequentato il percorso, si ricredono e giudicano gli incontri emozionanti e fonte di grande arricchimento per il rapporto.

Il corso avrà la durata – a seconda della parrocchia – di due o tre mesi, con incontri settimanali serali. Al termine vi sarà rilasciato un attestato di partecipazione della validità di due anni da presentare al sacerdote celebrante prima delle nozze.

Non abbiate preconcetti, sono certa che sarà un percorso bellissimo di preparazione al rito religioso più importante della vostra vita.

Matrimonio religioso fuori dal comune di residenza, è possibile?

Voglio prima di tutto rassicurare gli sposi: sì, è possibile. Non solo, è una pratica estremamente diffusa. La scelta del luogo della celebrazione dovrebbe infatti rispecchiare gli sposi ed i loro desideri, oltre che essere in linea con il tema generale del matrimonio.

Per sposarsi con rito cattolico fuori dal comune di residenza dovrete però richiedere il nulla osta ecclesiastico. Il vostro parroco, in breve, dovrà autorizzarvi a celebrare le nozze in una chiesa diversa da quella di appartenenza.

Una volta ottenuto il documento, vi basterà consegnarlo, insieme all’eventuale certificato di avvenute pubblicazioni e agli altri documenti al parroco della chiesa scelta.

Matrimonio religioso in quaresima: si può fare?

Per quanto non sia effettivamente vietato, sposarsi con rito religioso in quaresima può non essere un’ottima idea. La quaresima è un periodo di penitenza, rinuncia e riflessione, ben lontano dalla festa del sacramento matrimoniale.

Celebrare le nozze in chiesa il sabato santo o il venerdì santo non è vietato, ma personalmente non mi sentirei di consigliarlo. Per di più, non tutti i parroci ammettono celebrazioni matrimoniali durante la quaresima. Quindi lo scoglio di trovare una chiesa disponibile potrebbe restringere le vostre possibilità di scelta.

Per chi desidera sposarsi in quaresima per particolari esigenze o per l’attaccamento emotivo a determinate date, è sicuramente possibile trovare una soluzione che renda comunque il giorno indimenticabile. In questo caso, la figura della wedding planner – come mediatrice e consigliera – è ancora più importante.

Matrimonio religioso non in chiesa?

Il diritto canonico è chiaro: il matrimonio religioso deve essere celebrato in un luogo consacrato o in un altro luogo conveniente su indicazione dell’Ordinario. È proprio in questa frase che sta la nostra possibilità! Chiave sarà qui il ruolo del parroco, che su richiesta degli sposi potrà fare domanda al vescovo di celebrare il rito religioso in luogo diverso dalla chiesa.

La richiesta, tuttavia, deve essere ben motivata: anche se vorremmo semplicemente dire che abbiamo sempre sognato un matrimonio in spiaggia!

Potremo ad esempio focalizzarci su un luogo nei pressi della chiesa, o portare come motivazione un legame profondo con la location desiderata. La parola finale però, sarà del vescovo – e qui, io vi posso aiutare fino ad un certo punto!

Matrimonio religioso senza effetti civili: di cosa parliamo

Come ho spiegato all’inizio di questo articolo, il matrimonio religioso cattolico è concordatario, dunque, se realizzato secondo la legge, ha valore civile.

Nel caso si voglia però contrarre matrimonio solo davanti a Dio, per motivi personali o legali, è certamente possibile.

Basterà parlare con il vostro parroco e richiedere che l’atto di matrimonio non venga trasmesso alla casa comunale. Sottolineo però, che in questo caso, agli occhi dello stato non sarete considerati coniugi. Attenzione alle implicazioni!

Quali requisiti per i testimoni di nozze nel matrimonio religioso?

Il diritto canonico qui non ci viene in aiuto, è piuttosto la scelta del parroco che diventa determinante. E qui, come wedding planner, posso sicuramente aiutarvi!

I testimoni di nozze nel rito cattolico, a differenza di quello civile, possono essere più di due e non devono per forza essere battezzati. Potremmo avere, ad esempio, un testimone ateo o perfino professante un’altra religione. Una delle vostre amiche più care è di religione musulmana? Il diritto canonico non si esprime, ma il vostro parroco lo farà. Il tutto sta a mediare nella maniera corretta.

In caso di testimoni non battezzati o professanti altre fedi, la figura del wedding planner può aiutare gli sposi a porsi nella maniera corretta ed utilizzare le leve giuste per portare il parroco ad ammettere al rito le persone più importanti della vostra vita.

Il rito religioso: un’emozione unica

Con questo lungo articolo ho voluto fare una panoramica completa di tutti i documenti e certificati necessari per il matrimonio religioso.

Non solo, abbiamo chiarito le varie circostanze che spesso disorientano gli sposi. Si può celebrare matrimonio fuori dalla parrocchia di residenza o in luogo diverso dalla chiesa? In quaresima è possibile sposarsi con rito religioso cattolico? Le pubblicazioni civili sono necessarie per il matrimonio in chiesa? Ed i testimoni, devono essere cattolici battezzati?

Insomma, la decisione di celebrare il matrimonio religioso è una scelta che tocca nel profondo la coppia ma che impatta in maniera forte sull’iter di organizzazione. Le decisioni da prendere sono molte, così come i dubbi che possono sorgere.

Come wedding planner, uno dei miei compiti è proprio supportare gli sposi in questo viaggio e rendere l’iter burocratico il più snello e rapido possibile. Non posso promettervi che il parroco esaudirà tutte le vostre richieste o che non dovrete frequentare il corso prematrimoniale ma posso assicurarvi che farò di tutto perché i vostri desideri siano realizzati in una celebrazione emozionante e sentita.

Tania Costantino – Full Service wedding Planner in Sicily

Photo Credits: Giuseppe Santanastasio PhotographerFulleyLoveAlyna PhotographyRob Power Branco Prata;