Matrimonio rinviato: come affrontare il momento di difficoltà e superare la tristezza? Risponde la Dott.ssa Silvia Pasqualini, psicologa e psicoterapeuta, fondatrice de “Il corpo e la mente”

In questo blog si parla di matrimoni. In questo momento in tutto il mondo si parla di matrimoni rinviati a causa dell’emergenza Coronavirus in corso.

Da settimane ormai ho messo a disposizione la mia competenza e attraverso questo blog e i miei canali di comunicazione sto cercando di rispondere alle vostre domande più frequenti. 

Rinviare il matrimonio è certamente la preoccupazione principale degli sposi 2020. Prima ancora di approfondire i consigli pratici riassunti nel mio precedente articolo (se non lo hai ancora letto, eccolo qui) vorrei fornirvi un supporto psicologico per affrontare la situazione in cui vi trovate.

Rinviare il matrimonio può generare rabbia o tristezza e come accade di fronte a una perdita può portare ad un calo profondo di energia e progettualità. Se pensate però che rinviare il matrimonio è una perdita temporanea e che con un po’ di tempo e flessibilità potrete tornare ai vostri progetti, riuscirete ad intravedere pian piano una nuova luce.

Ma facciamo un passo indietro. Gli sposi che oggi si trovano davanti alla certezza o alla preoccupazione di dover rinviare il matrimonio tanto desiderato, stanno vivendo un vero e proprio lutto. Ne consegue quindi una specifica reazione della nostra mente (e anche del nostro corpo).

Da sempre la Psicologia è per me una chiave di lettura dell’esistenza. L’ho studiata e cerco di applicarla nella mia vita quotidiana e nel mio lavoro. Per queste ragioni in questo articolo voglio fornirvi un parere esperto e competente per vedere in una nuova prospettiva la situazione che state vivendo. 

Ho intervistato per voi un’amica collega psicologa e psicoterapeuta specializzata in Analisi Bioenergetica che da anni mette a disposizione conoscenze e passione, promuovendo l’importanza dell’equilibrio tra mente e corpo.

Lei si chiama Silvia Pasqualini ma sul web tutti la conoscono come “Il corpo e la mente.

Ciao Silvia, grazie per aver accettato l’invito alle mie live di Instragram! Parto subito con una domanda specifica. Perché possiamo paragonare un matrimonio rinviato al vissuto di un lutto?

Ciao Tania, sono felice di essere stata coinvolta e ti ringrazio per questo. Il Lutto non è solo la perdita di una persona cara, può essere anche la perdita di un lavoro, la fine di una relazione o anche un piano molto importante da dover rimandare. Proprio in rifermento a quest’ultimo caso possiamo analizzare cosa succede nella mente di due sposi che devono rinviare il loro matrimonio.

Ci sono delle fasi precise che portano all’elaborazione del lutto?

Le ricerche scientifiche del nostro settore hanno evidenziato che le persone che vivono una situazione di dolore o lutto sperimentano specifici stadi del dolore. Le fasi più comunemente osservate sono quelle descritte dal modello di Kübler-Ross

Secondo questo modello, il primo meccanismo di difesa messo in atto per fronteggiare il dolore dovuto ad una perdita è la NegazioneIn questa fase l’individuo tende a negare e ad allontanare da se l’evento che causa il dolore.

Parlando dunque degli sposi che si trovano a dover rinviare il loro matrimonio, essi potrebbero sperimentare pensieri del tipo: “Questo evento non mi tocca, non voglio sentirne parlare, va tutto bene” ecc. 

Superato questo stadio si passa alla cosiddetta Resistenza, una fase di lotta con se stessi molto faticosa. In questo momento gli sposi prendono coscienza della situazione e iniziano a pensare di dover fare qualcosa: “Dovrei verificare fino a quando rimangono valide le pubblicazioni?” “Forse dovrei chiamare la location per spostare la data?” Ecc. Si pongono tante domande ma non riescono ad agire. Rimangono fermi, senza forza, si sentono tristi o arrabbiati.

Questa fase pian piano viene metabolizzata e la mente per cosi dire “si riattiva”. Si passa dunque all’ Elaborazione nella quale si comincia a ritrovare voglia ed energia. In questo momento si inizia l’esplorazione delle possibilità. Ciò che accade comunemente è che all’inizio di questa fase tutte le opzioni valutate non piacciano al soggetto.

Tornando ai nostri sposi possiamo dire che in questo momento rimetteranno in moto la progettualità ma inizialmente qualunque opzione valutata non sarà convincente. Tutte le variazioni al progetto iniziale deluderanno, sembreranno imperfette, inadeguate, brutte.

Quali consigli puoi dare agli sposi per affrontare la fase di Elaborazione e arrivare più serenamente all’ultima fase dell’Integrazione del cambiamento?

Il primo suggerimento che mi sento di dare è quello di evitare la comparazione con il progetto iniziale 

Quando la coppia ha deciso di spostarsi ha preso in esame tutti gli aspetti dell’organizzazione del matrimonio valutando opzioni per ogni tematica. Anche allora, ha fatto delle scelte ed è scesa a compromessi secondo le loro necessità, le possibilità e i limiti. Questo percorso con il tempo sembra dimenticato e il progetto “confezionato” è diventato ai loro occhi e nella loro mente perfetto.

Bene, se la coppia si trova oggi nella fase dell’elaborazione, consiglio di evitare ogni comparazione che porterebbe inevitabilmente i livelli di energia a calare.

Il secondo consiglio è quello di stabile un criterio guida in base al quale affrontare ogni decisioneIn questo modo non vivranno le scelte come rinunce, ma come compromessi necessari per soddisfare il criterio guida. 

Facciamo un esempio: Paolo e Francesca stabiliscono che il criterio guida per la riprogrammazione del loro matrimonio è sposarsi entro il 2020. Questo probabilmente comporterà spostare l’evento nella stagione autunnale o invernale. Quindi dovranno valutare una cena al chiuso piuttosto che nel giardino della location scelta. Se Paolo e Francesca terranno sempre presente il criterio guida, la cena all’interno sarà la scelta migliore da fare per mantenere il matrimonio nel 2020.

Puoi suggerire alcune semplici tecniche che possano aiutare i nostri sposi in questo percorso?

Verbalizzare uno stato interiore di malessere può essere molto utile. Alcune coppie però potrebbero trarre giovamento dall’attuare la tecnica della “Congiura del silenzio”. 

Con questa tecnica la coppia decide in accordo di non parlare dell’argomento per un periodo di tempo (o di affrontarlo in uno specifico momento del giorno). Così lentamente riusciranno a superare malcontento e rabbia senza fomentarla con continue lamentele.

Un ‘altra tecnica efficace potrebbe essere quella della Scrittura (a mano, per far lavorare entrambi gli emisferi del nostro cervello). Basta un quaderno e una penna con i quali scrivere in un momento del giorno (meglio se sempre lo stesso) una lettera.

A chi? A chiunque si desideri farlo, l’importante e mettere nero su bianco pensieri e sensazioni di quel momento. Con il passare dei giorni ci si accorgerà di vivere un vero e proprio percorso di cambiamento.

In ultimo voglio suggerire la tecnica della Visualizzazione. Cari Paolo e Francesca, chiudere gli occhi. Immaginate come potrebbe essere la vostra cena nella sala interna della location illuminata da tante candele e riscaldata dalle calde tonalità autunnali. Visualizzare aiuta a creare la realtà, ad entrarci dentro e ad affezionarsi alle sue immagini.

Grazie Silvia per l’analisi esperta ed i preziosi suggerimenti.

In chiusura condivido con i lettori quello che è un nostro pensiero comune. Sposarsi dopo l’emergenza che stiamo vivendo creerà matrimoni dagli abbracci più stretti e dai baci più caldi.

Quello che stiamo vivendo aumenterà l’intensità e il valore del vostro matrimonio! La vostra festa avrà una grande carica emotiva e i vostri ospiti avranno una doppia voglia di festeggiare con voi.

Tania Costantino – Full Service Wedding Planner in Sicily