Matrimonio civile in Italia di Italiani e stranieri: facciamo chiarezza
I documenti necessari per il matrimonio civile in Italia non sono molti. Tuttavia le cose si complicano quando uno dei due coniugi è straniero o se si è residenti all’estero. Analizziamo le casistiche più comuni per capire quali sono i documenti indispensabili per il matrimonio civile in Italia.
Documenti matrimonio civile in Italia di italiani residenti in Italia
La casistica più semplice. In questo caso la prassi prevede che la coppia si rechi presso l’Ufficio di Stato Civile del comune di residenza di uno dei futuri sposi a richiedere i documenti necessari.
In quale municipio? In quello della città di residenza di uno dei futuri sposi. Questo processo può essere svolto da 6 mesi a poche settimane prima del matrimonio. Si consiglia comunque di anticipare ad almeno due mesi prima dell’evento, per evitare ritardi nel caso dovessero insorgere problemi.
La coppia si recherà dunque in comune, munita di documenti di identità. Sarà l’Ufficio di Stato Civile, poi, a rilasciare i seguenti documenti necessari per la celebrazione del matrimonio:
- atto di nascita;
- certificato contestuale con residenza, stato libero e cittadinanza.
Se uno dei due futuri sposi è divorziato, sarà necessaria anche la sentenza di divorzio. Mentre se è vedovo, verrà richiesto l’atto di morte del precedente coniuge.
Ad eccezione di questi due casi particolari – ma non rari – i documenti saranno in larga parte recuperati e prodotti dall’ufficio preposto.
La promessa di matrimonio
Una volta pronti i documenti per il matrimonio civile, sarà l’ufficio di Stato Civile a contattare i futuri sposi per fissare la data del giuramento, la tanto amata “promessa”.
E’ legge infatti che vengano esposte alla porta della Casa Comunale per otto giorni le cosiddette pubblicazioni. Niente meno che la manifesta intenzione dei due sposi di contrarre matrimonio, con annesse le generalità della coppia e il luogo dove il rito verrà celebrato.
Nel caso il comune di residenza sia diverso per i due sposi, le pubblicazioni sono affisse in entrambi i comuni per 8 giorni. Se poi gli sposi decidessero di sposarsi in un comune terzo rispetto alla residenza di entrambi, la documentazione andrà trasmessa al comune scelto per la celebrazione civile.
Le pubblicazioni sono un atto gratuito, ad eccezione che per il costo delle marche da bollo. Se gli sposi sono residenti nello stesso Comune, basta una sola marca da bollo di 16 euro. Se sono residenti in Comuni diversi invece ne occorrono due. Un’ulteriore marca da bollo di 16 euro è necessaria se decidete di sposarvi in un Comune diverso dal vostro.
Perché questa apparente violazione della privacy?
Perché la legge deve tutelare gli interessi di tutti! Lo scopo è rendere pubblica l’intenzione dei fidanzati di unirsi in matrimonio così che, chiunque ne abbia motivo, possa opporsi. I motivi di opposizione chiaramente devono rientrare tra alcune gravi ragioni previste dalla legge.
Dopo quattro giorni dal termine delle pubblicazioni, se non si sono ricevute opposizioni, l’Ufficio di Stato Civile procede a rilasciare il nulla osta. Da qui, si hanno 180 giorni per celebrare il matrimonio prima che la validità dei documenti decada.
Ricordiamo che durante le promesse non servono testimoni. Sono invece necessari per l’atto di matrimonio e devono essere in numero uguale per entrambi gli sposi.
Un iter piuttosto semplice insomma! Vediamo però il caso di italiani residenti all’estero e dei documenti necessari in questo caso per il matrimonio civile.
Documenti matrimonio italiani residenti all’estero
Il processo di richiesta dei documenti necessari per i matrimoni di italiani residenti all’estero potrebbe essere leggermente più complesso. Tanto dipende dalle intenzioni degli sposi e dalle loro scelte. Esistono infatti tre casi distinti e tre procedure diverse. Vediamole insieme.
1. Italiani residenti all’estero che desiderano celebrare il matrimonio presso una rappresentanza diplomatica o consolare italiana
In questo caso, va compilata e presentata (per posta, fax, email o di persona), l’istanza di celebrazione di matrimonio consolare, in allegato ai documenti di identità.
Una volta accettata l’istanza, si procede alla richiesta delle pubblicazioni, di persona o incaricando un terzo per procura. Trascorsi 3 giorni dal termine delle pubblicazioni, ne avete 180 per sposarvi.
Attenzione però: le pubblicazioni vanno richieste alla Rappresentanza presso cui si vuole celebrare il matrimonio consolare. Se si risiede in due circoscrizioni consolari diverse, le pubblicazioni vanno richieste in entrambe.
2. Matrimonio celebrato all’estero con residenza di uno dei coniugi in stato diverso dall’Italia
Pensiamo al caso in cui nella coppia ci sia un cittadino italiano residente all’estero e un cittadino (italiano o straniero) residente in Italia. In questo caso è necessario richiedere le pubblicazioni alla rappresentanza consolare dove sarà celebrato il matrimonio.
Questa a sua volta richiede esecuzione al Comune di residenza dell’altro futuro coniuge. Le pubblicazioni saranno per cui effettuate sia in Italia che all’estero.
Nel caso in cui, invece, il matrimonio debba celebrarsi tra un cittadino italiano con residenza in Italia e un cittadino straniero con residenza all’estero – che è il caso più comune – le opzioni sono due:
- richiedere le pubblicazioni alla rappresentanza diplomatica o consolare;
- richiedere le pubblicazioni al comune di residenza italiano.
In ogni caso le pubblicazioni avverranno in entrambi i luoghi.
3. Italiani residenti all’estero che desiderano sposarsi in Italia
In questo caso, le pubblicazioni dovranno essere richieste alla rappresentanza diplomatica o consolare italiana presso cui risultano iscritti.
Questa, una volta eseguite le pubblicazioni, delega il Comune italiano indicato – da voi in fase di richiesta – alla celebrazione.
Anche in questo caso, per richiedere le pubblicazioni è necessario presentarsi di persona all’ufficio consolare con i rispettivi documenti di identità. Se questo non è possibile, è possibile delegare un terzo, munito di copia dei vostri documenti.
Vediamo ora come potersi sposare in Italia se si è stranieri residenti all’estero.
Matrimonio in Italia per stranieri residenti all’estero
Quali documenti sono necessari per sposarsi in Italia se si ha la cittadinanza straniera e si è residenti all’estero? L’Italia è un paese magnifico e i suoi territori fiabeschi accolgono ogni anno centinaia di coppie decise a sposarsi con un matrimonio da sogno.
Se non siete cittadini italiani ma desiderate sposarvi nel nostro paese vi comprendiamo! Se volete farlo dovete presentare obbligatoriamente, secondo la legge italia, il “Nulla osta al matrimonio” rilasciato dalle autorità del vostro paese o dal consolato straniero in Italia, legalizzato e tradotto in Italiano. Riguardo alla legalizzazione e traduzione dei documenti potete trovare tutte le informazioni in questa pagina
Il nulla osta deve contenere: nome, cognome, luogo e data di nascita, generalità del padre e della madre (o atto di nascita), cittadinanza, residenza, stato civile. Se siete stati precedentemente sposati o siete vedovi, è necessario indicare la data di divorzio o di morte del coniuge.
Se siete cittadini di uno degli stati che hanno ratificato la Convenzione di Monaco del 1980 invece potete semplicemente presentare il certificato di capacità matrimoniale rilasciato dal vostro paese, senza necessità di legalizzazione. I paesi aderenti ad oggi sono: Austria, Germania, Grecia, Lussemburgo, Moldavia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svizzera, Turchia.
Fanno eccezione due stati: USA e Australia.
Non essendoci in questi paesi autorità preposte a rilasciare il nulla osta, alle coppie che desiderano sposarsi in Italia è richiesta:
- una dichiarazione giurata davanti ad autorità consolare da cui risulti nulla osta al matrimonio;
- documenti rilasciati da autorità del paese estero che diano prova del nulla osta al matrimonio e dell’assenza di impedimenti (anche legali).
Una volta ricevuto il nulla osta si potrà procedere con le pubblicazioni consolari. E finalmente, potrete vivere il vostro sogno italiano!
Insomma, i documenti necessario per il matrimonio civile cambiano, ma i procedimenti restano più o meno gli stessi. E non c’è niente che possa mettersi tra voi e il vostro amore! O no?